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Casili su piano coste: “Commissariamento discrezionale Regione ritarderà approvazione”

Il consigliere regionale del M5S contro la decisione della Regione sul commissariamento di alcuni comuni. “Il commissariamento discrezionale adottato dalla Regione Puglia aumenterà il ri...

Il consigliere regionale del M5S contro la decisione della Regione sul commissariamento di alcuni comuni. “Il commissariamento discrezionale adottato dalla Regione Puglia aumenterà il ritardo sull’approvazione finale del piano delle coste. A farne le spese saranno i piccoli comuni rivieraschi sotto i 10 mila abitanti, alcuni dei quali per la verità già avanti rispetto ad altri Comuni più grandi nell’iter di approvazione del piano”. È quanto dichiara il consigliere regionale del M5S, Cristian Casili sulla vicenda del commissariamento. “Adesso – precisa - per questi comuni che avevano quasi terminato l’iter, i tempi si allungheranno perché occorrerà attendere i tempi per l’istituzione dei nuovi bandi e la nomina dei tecnici incaricati a redigere i piani comunali. Non solo ma oltre il danno la beffa, perché tutti i costi per la loro elaborazione verranno addebitati ai Comuni. In questo modo difficilmente troveremo una quadra nel breve periodo, imprenditori locali e investimenti resteranno nel limbo dell’incertezza normativa”. “La Regione non scarichi le proprie responsabilità su tutti i comuni e tenga fuori quelle amministrazioni che hanno profuso il massimo impegno nella redazione del piano. Anche perché il principale responsabile è la Regione Puglia - prosegue Casili - che avrebbe dovuto interloquire maggiormente con le amministrazioni interessate, alleggerire l’appesantimento burocratico imputabile alle stesse strutture regionali e commissariare da tempo i Comuni inadempienti. L’assessore Capone ha deciso di svegliarsi troppo tardi commissariando ingiustamente i comuni più piccoli che sono a un passo dall’approvazione in Consiglio comunale. Ciò si poteva evitare attraverso una maggiore interlocuzione con i sindaci”. Per Casili, i comuni hanno le loro colpe, ma “in molti casi l’ingranaggio amministrativo si è inceppato a causa dei ritardi della stessa Regione nell’espletamento della Vas (Valutazione ambientale strategica), propedeutica all’approvazione finale che avviene nei consigli comunali. Alle difficoltà tecniche ed economiche che spesso incontrano i Comuni, penso ai più piccoli, si aggiunge la mancanza di supporto da parte degli uffici regionali che soffrono ormai una carenza cronica di personale”. “L’adozione di un piano delle coste – spiega ancora Casili – serve ad equilibrare la corsa alle concessioni, salvaguardando il diritto di tutti ad accedere alle spiagge libere. C’è molto da lavorare per convincere istituzioni e privati che la ricchezza e lo sviluppo di un territorio sono strettamente legati alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. La fruibilità va regolamentata in una visione di bene comune e per il benessere della Comunità”.

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